U-Turn

Fondo di investimento alternativo immobiliare riservato

Informativa ai sensi dell’articolo 10 del Regolamento UE 2019/2088

Sintesi

Il fondo di investimento alternativo immobiliare riservato denominato “U-Turn” (di seguito, il “Fondo” o il “FIA”), istituito e gestito da Silver Fir Capital SGR S.p.A. (di seguito, la “SGR” o la “Società”), rientra nella categoria di prodotti di cui all’articolo 8 del Regolamento UE 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (di seguito il “Regolamento SFDR”), ossia tra i prodotti finanziari che promuovono, tra le altre, caratteristiche ambientali e/o sociali, o una combinazione di tali caratteristiche.

La presente informativa è resa dalla SGR in conformità alle disposizioni del Regolamento SFDR, ai sensi del quale, inter alia, i gestori di fondi di investimento alternativi (quali “partecipanti ai mercati finanziari”) sono tenuti a fornire, per i fondi qualificati ex articolo 8 del Regolamento SFDR, informazioni circa le modalità con cui le caratteristiche ambientali e/o sociali promosse da ciascun fondo sono rispettate.

Il Fondo non ha come obiettivo un investimento sostenibile.

Il Fondo intende promuovere (i) la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico tramite l’attuazione di politiche di gestione degli immobili orientate all’efficienza energetica e/o la costruzione di immobili caratterizzati da bassi consumi energetici ed emissioni (dirette o indirette) di GHG ridotte o assenti, nonché il monitoraggio delle performance ambientali degli immobili e la sensibilizzazione sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili (es. pannelli fotovoltaici, led, collettori termici, ecc.) anche da parte dei conduttori degli immobili medesimi; (ii) la realizzazione di investimenti che generino benefici intrinseci sia per il territorio che per la collettività e la promozione, più in generale, del benessere sociale, inter alia, mediante interventi di riqualificazione e urbanizzazione volti ad accrescere la qualità e la sicurezza per gli utenti finali e, più in generale, il benessere delle persone che vivono, lavorano o abitano nelle aree interessate dagli interventi medesimi.

Fermo quanto indicato nella sezione che precede, la gestione del Fondo è volta a perseguire l’incremento del valore del patrimonio del Fondo prevalentemente attraverso il compimento di operazioni di sviluppo e/o valorizzazione, attraverso una strategia di investimento che promuove, inter alia, caratteristiche ambientali e/o sociali in conformità all’articolo 8 del Regolamento SFDR, nonché a consentire ai partecipanti di beneficiare dei redditi derivanti dagli immobili detenuti in portafoglio.

Il Fondo non potrà investire in iniziative immobiliari che presentino una o più delle seguenti caratteristiche: (i) immobili destinati alla produzione, alla trasformazione e/o allo stoccaggio di combustibili fossili e/o tabacco e/o prodotti correlati, e/o caratterizzati dalla presenza di materiali inquinanti; (ii) sviluppo di progetti in aree naturali protette ovvero che abbiano un impatto negativo su siti di patrimonio culturale; (iii) attività vietate dalla legislazione sulla conservazione della biodiversità; (iv) immobili e/o operazioni di sviluppo connesse ad attività economiche considerate controverse e/o contrarie a trattati e convenzioni internazionali; (v) costruzione di immobili destinati ad attività produttive energy intensive non alimentate da fonti rinnovabili. Inoltre, il Fondo non potrà concedere in locazione gli immobili facenti parte del proprio patrimonio, né investire in iniziative immobiliari i cui conduttori operino in settori ritenuti non “socialmente responsabili”, come meglio precisato nella sezione denominata “Strategia di investimento”.

La percentuale minima di investimenti che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali è individuata nell’80%.

La SGR, al fine di misurare il raggiungimento di ciascuna caratteristica ambientale e/o sociale promossa dal Fondo, adotta un apposito framework di gestione e misurazione basato su indicatori ESG, definito con il supporto di un consulente specializzato e tempo per tempo aggiornato in conformità alla normativa di riferimento, agli standard e alle best practice internazionali di settore.

La SGR ha adottato una matrice attraverso la quale il raggiungimento di ciascuna caratteristica promossa dal Fondo sarà misurato, monitorato e valutato in conformità con i parametri di sostenibilità individuati.

I dati vengono raccolti e caricati direttamente dalla SGR, facendo riferimento a soggetti terzi (inquilini, property management ecc). I dati vengono salvati sui server aziendali e sul tool dedicato. La maggior parte dei dati sono reali, ma ove questo non sia possibile, e la raccolta non dipenda dalla SGR, essi potranno essere stimati.

La limitazione principale della suddetta metodologia risiede nella dipendenza da soggetti terzi nella raccolta dei dati. Ciononostante, la maggior parte dei dati viene correttamente raccolta e considerata ai fini della valutazione.

Nella valutazione delle opportunità di investimento individuate per il Fondo, la SGR conduce un processo di due diligence finalizzato a valutare, in maniera completa le aspettative di rendimento, i profili di rischio e gli aspetti di sostenibilità connessi al potenziale investimento. Con particolare riguardo alla due diligence ambientale e di sostenibilità, la SGR procede allo svolgimento delle seguenti sotto attività: (i) l’ispezione dell’immobile; (ii) la valutazione della sostenibilità in ottica ESG utilizzando un’apposita check-list di sostenibilità, come meglio precisato nella sezione denominata “Dovuta diligenza”.

Non è stato designato alcun indice di riferimento al fine di misurare il raggiungimento delle caratteristiche ambientali e/o sociali promosse dal Fondo.

Consulta qui l’informativa completa