Governance
Board of Directors
Paolo Mevio – Chairman
Lorenzo Baroni – Managing Director
Andrea Portella – Managing Director
Carlo Riganti – Independent Director
Alessandra Manzuoli – Independent Director
Art.3
Trasparenza delle politiche in materia di rischio di sostenibilità.
Silver Fir Capital intende indirizzare le proprie scelte di investimento verso obiettivi di sviluppo sostenibile, nonché perseguire i Sustainable Development Goals (SDG) definiti dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Nel perseguimento di tale scelta, Silver Fir si ispira ai Principi per l’Investimento Responsabile (PRI) promossi dalle Nazioni Unite nel 2019 e ha definito policy e procedure interne che guidano l’integrazione dei fattori ESG nelle scelte di investimento.
Silver Fir ritiene, infatti, che la considerazione dei fattori ESG in ogni scelta di investimento favorisca uno sviluppo economico e sociale sostenibile e contribuisca, al tempo stesso, ad incrementare il valore finanziario dei portafogli gestiti ed alla riduzione dei relativi rischi. Individuare e gestire i rischi ambientali, sociali e di governance fa parte del dovere fiduciario della SGR di tutela del valore del patrimonio di tutti gli investitori.
Nello specifico, Silver Fir promuove attraverso i propri investimenti non solo obiettivi di sostenibilità ambientale, ma anche la creazione e lo sviluppo di iniziative immobiliari con finalità sociali, che vedono il coinvolgimento e lo sviluppo delle comunità locali interessate (si consideri per esempio gli investimenti in edilizia universitaria e scolastica, social housing, ospedali, cliniche e residenze sociali per anziani).
La strategia di investimento sostenibile della Società si applica a tutti i fondi che dichiarino espressamente di perseguire obiettivi di investimento sostenibile, in linea con gli articoli 8 e 9 del Regolamento (UE) 2019/2088 (SFDR).
I rischi e le opportunità ESG ritenuti concreti per l’investimento sono adeguatamente valutati nelle fasi iniziali di screening delle opportunità di investimento e di due diligence e sono monitorati nel continuo durante la fase di gestione dell’asset.
• I principali criteri di esclusione considerati e applicati dalla SGR con riferimento a tutte le opportunità di investimento dei FIA gestiti riguardano i seguenti ambiti, come di tempo in tempo aggiornati e integrati anche alla luce delle evoluzioni del quadro normativo di riferimento: immobili (i) destinati alla produzione, alla trasformazione e/o stoccaggio di combustibili fossili e/o tabacco e/o prodotti collegati, (ii) caratterizzati dalla presenza di materiali inquinanti – ove non sia possibile rimediare a tale inquinamento come attività parte del BP dell’investimento );sviluppo di progetti in aree naturali protette ovvero che abbiano un impatto negativo su siti di patrimonio culturale;
• attività vietate dalla legislazione sulla conservazione della biodiversità del Paese in cui si svolge il progetto o dalle convenzioni internazionali relative alla protezione delle risorse della biodiversità o delle risorse culturali;
• immobili e/o operazioni di sviluppo connesse ad attività economiche considerate controverse e/o contrarie a trattati e convenzioni internazionali;
• immobili dedicati ad attività produttive energy intensive, non alimentati da fonti rinnovabili
Inoltre, la Società considera l’esclusione di Conduttori coinvolti in sistematiche violazioni dei diritti umani e/o operanti in settori ritenuti non “socialmente responsabili”, ossia caratterizzati da un evidente coinvolgimento nella produzione e/o commercializzazione di:
• manifattura di armi individuate e bandite da trattati e convenzioni internazionali;
• pornografia e prostituzione;
• sostanze proibite nella giurisdizione in cui si trova la proprietà;
• prodotti/servizi con impatti negativi sulla fauna selvatica in via di estinzione o protetta;
• costruzione di nuovi impianti di produzione di energia tramite carbone.
Gli elenchi di cui sopra, possono essere ampliati e quindi includere ulteriori criteri di esclusione. Possono essere, altresì, prese in considerazione alcune eccezioni nei casi in cui venga prevista la successiva riconversione/valorizzazione dell’attività dell’immobile con obiettivi di raggiungimento di performance di efficienza energetica elevate e certificabili in un orizzonte temporale definito.
Infine, con lo scopo di supportare le attività di due diligence e di successivo monitoraggio, è stato introdotto un framework di valutazione dei rischi ESG e degli impatti ambientali e sociali. L’applicazione di tale framework agevola anche la definizione dei piani degli interventi da effettuare sull’attuale patrimonio immobiliare dei Fondi, in linea con le strategie di ciascun FIA, evidenziano le migliorie che generano impatti positivi da un punto di vista ambientale o sociale.
Art.4
Trasparenza degli effetti negativi per la sostenibilità a livello di soggetto.
Silver Fir Capital, in ottemperanza all’art. 4 del Regolamento (UE) 2019/2088 (SFDR) relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, ha deciso di adottare un approccio “comply” rispetto alla considerazione dei principali effetti negativi delle proprie decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità ESG per i fondi che perseguono investimenti sostenibili.
A sostegno di tale decisione, la SGR, nello svolgimento delle proprie attività di investimento prende in considerazioni gli indicatori introdotti dalle ESAs nell’ultima versione dei Regulatory Technical Standards, volti a misurare gli impatti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, tra cui i due indicatori mandatory per il settore Real Estate:
• Esposizione ai combustibili fossili degli asset immobiliari;
• Esposizione ad asset immobiliari inefficienti dal punto di vista energetico;
e tre indicatori addizionali:
• Produzione di rifiuti nelle operazioni;
• Mancanza di un codice di condotta del fornitore;
• Mancanza di politiche di anticorruzione.
La Società mantiene un approccio proattivo nella definizione degli indicatori e metriche con cui determinare i già citati impatti, monitorando contestualmente l’evoluzione delle disposizioni normative di riferimento.
Art. 5
Trasparenza delle politiche di remunerazione e incentivazione relativamente all’integrazione dei rischi di sostenibilità.
Il Regolamento (UE) 2019/2088 prevede che la SGR includa nelle proprie politiche di remunerazione e incentivazione informazioni su come le stesse siano state integrate prendendo in considerazione anche i rischi di sostenibilità.
La SGR ha pertanto rivisto le proprie politiche di remunerazione e incentivazione al fine di portare in evidenza l’interconnessione esistente tra il sistema incentivante con il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità.
Per maggiori dettagli sulla gestione dei rischi ESG si vedano le informazioni sulla politica in materia di rischio di sostenibilità di cui all’art. 3 SFDR.